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Ruolo advisor aziendale crisi d'impresa composizione negoziata consulente aziendale Pietrostefani Corporate advisors

Il ruolo dell’Advisor nella composizione negoziata per la Crisi d’Impresa

La composizione negoziata è l’ultima novità fra le procedure concorsuali disciplinate dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa. Questa formula elimina completamente gli istituti, previsti in precedenza, delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, ritenuti di difficile e complessa applicazione soprattutto nell’attuale contesto economico, introducendo un percorso guidato di risoluzione della crisi presunta, attraverso la rinegoziazione dei contratti con creditori e fornitori.

Questo nuovo strumento di prevenzione della crisi aziendale, disciplinato dal Decreto Legge 24 Agosto 2021 n. 118, è di natura negoziale, volontaria e stragiudiziale ed è dotato di un meccanismo di segnalazioni derivanti sia dall’organo di controllo interno, sia da parte di creditori pubblici qualificati (quali Agenzia delle Entrate, INPS e Agenzia delle Entrate e Riscossione) che permettono all’imprenditore di individuare tempestivamente i sintomi di una presunta crisi aziendale e di poter accedere immediatamente alla procedura della composizione negoziata per la crisi d’impresa.

La volontà del legislatore, attraverso questo strumento, è quella di favorire il risanamento delle imprese che hanno mezzi e risorse per garantire la continuità aziendale pur trovandosi in condizioni di insolvenza imminente o conclamata, evitando il ricorso alle vie giudiziarie e l’adozione delle procedure previste della Legge Fallimentare.

A chi si rivolge lo strumento di composizione negoziata?

L’articolo 2 del DL 118/2021 riporta “L’imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l’insolvenza, può chiedere al segretario generale della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa la nomina di un esperto indipendente quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa”.

Chi è l’esperto indipendente che ottiene la delega di avviare le procedure di composizione negoziata?

Individuato nella figura dell’Advisor aziendale, è un esperto negoziatore che ha il compito di facilitare le trattative tra l’imprenditore e i rispettivi creditori, al fine di individuare una soluzione per il superamento dello squilibrio economico-finanziario in cui l’impresa si trova.

La figura dell’advisor viene introdotta a tutela dell’imprenditore stesso, che potrebbe non possedere in prima persona, o in organico aziendale, le competenze per affrontare le attività di negoziazione.

Presso la Camera di Commercio di ogni capoluogo di regione è costituito un elenco di esperti nel quale possono essere inseriti: Dottori Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Avvocati che, oltre ad una specifica formazione, documentano un’esperienza, almeno quinquennale, nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi d’impresa.

L’istanza di nomina dell’esperto è presentata dall’imprenditore tramite una piattaforma telematica e la successiva nomina dell’esperto avviene per opera di una commissione della Camera di Commercio entro sette giorni dall’istanza presentata dall’imprenditore per l’accesso alla composizione negoziata.

Quali azioni mette in essere l’advisor per la composizione negoziata?

Una volta nominato, l’esperto, verifica i requisiti di indipendenza previsti dall’art 2399 del C.C., convoca tempestivamente l’imprenditore per valutare l’esistenza di una concreta prospettiva di risanamento.

La valutazione avviene attraverso l’analisi di una serie di dati e documenti che riepiloghino la situazione attuale dell’impresa, sia patrimoniale-finanziaria che debitoria, l’elenco dei creditori e il piano di azioni correttive previste nel semestre successivo.

L’esperto si occupa di interfacciarsi con l’organo di controllo e il revisore legale, oltre che con altri soggetti che ritiene di dover coinvolgere.

Se ritiene che le prospettive di risanamento sono concrete, l’esperto incontra le parti interessate al processo di risanamento e prospetta le possibili strategie di intervento. Se non ravvisa le possibilità di risanamento, l’istanza viene archiviata.

È chiaro che risulta indispensabile l’apporto del professionista in affiancamento all’imprenditore, che sia in grado di effettuare precise analisi dei flussi di cassa e quindi di accertare lo stato di salute dell’azienda, permettendo anche di prevenire, giocando d’anticipo, le situazioni di crisi o di insolvenza vere e proprie.  

In più, aspetto molto importante della procedura e per alcuni versi tema fondante della stessa, è quello di permettere all’esperto la possibilità di rideterminazione dei contratti ad esecuzione continuata o periodica, se la prestazione è diventata eccessivamente onerosa a seguito della pandemia SARS – COV – 2, o comunque di mettere in atto tutte le iniziative di controllo prevenendo o gestendo la crisi pervenuta in seguito a eventi scaturiti dalla pandemia.

Per ulteriori informazioni sul nuovo Codice d’Impresa e sulla composizione negoziata, contatta i nostri advisor del servizio Corporate.

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